venerdì 8 novembre 2013

Sebastián Contreras: le opere

A breve una breve intervista a Sebastián Contreras, artista di origine argentina che vive e lavora a Bologna, la quale ci permetterà di comprendere meglio il suo lavoro e la sua ricerca artistica.

Di seguito, alcuni suoi lavori:



"Senza titolo 30/Burqa"; sacchi della spazzatura e maglia di cotone. 2010.



"Senza titolo 40"; scarpe di sicurezza, guanti da lavoro, chiodi.  2011.



"Senza titolo 43"; carta. 2012.



"Senza titolo 49"; plexiglass, gomma, smalto e sangue umano. 2012. 
L'opera, una riproduzione di un cellulare in plexiglass e gomma contenente sangue dell'artista è un'analisi condotta tra memoria genetica e memoria virtuale, tra DNA e bytes, tra circuiti e liquido plasmatico. L'apparente contrasto fra le due connettività di natura diversa ma sempre più collegate, quella biologica e quella virtuale, genera una riflessione critica sulle modalità e sui mezzi della trasmissione dei dati nella comunicazione contemporanea. Un interrogativo estremo su virtualità umanizzata e comunicazione virtualizzata.



"Senza titolo 51"; 136 ricevute bancarie rilasciate ognuna da una cassa bancomat a seguito di un versamento in contanti. Ogni scontrino riporta, nella descrizione dell'operazione effettuata, un verso del diciassettesimo canto dell'Inferno dantesco.
Il canto diciassettesimo dell'Inferno si svolge nel terzo girone del settimo cerchio dove ha dimora Gerione, simbolo della frode, e dove sono puniti i violenti contro Dio, gli usurai, cioè tutti coloro che non traggono il loro guadagno né dal sudore né dall'ingegno, ma dal denaro stesso (in pratica tutti i banchieri, secondo la definizione medievale di usura).

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